Passeggiando a Viterbo ho scoperto questa porta.
Porta Sonsa o Porta Sonza a Viterbo. Il nome deriva dal piccolo fiume che scorreva proprio fuori di essa: il Sonsa, conosciuto oggi come Urcionio e che negli anni è stato interrato con un importante intervento urbanistico che ha permesso di creare la spianata di Via Marconi e del Sacrario.
La Porta godeva di un grande privilegio: chiunque si trovava in una situazione di sudditanza se la attraversava sarebbe diventato libero.
In un’epoca in cui, raramente, si parlava di “diritti umani”, a Viterbo esisteva la possibilità di diventare uomini liberi semplicemente valicando una porta. Ecco l’importanza della Porta Sonsa.
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